martedì 27 febbraio 2024

Cambia il vento! Alessandra Todde sarà la prima Presidente della Sardegna.

 

Cambia il vento!

Alessandra Todde sarà la prima Presidente della Sardegna.
È il riscatto di una comunità orgogliosa che ha sperimentato per cinque anni sulla propria pelle l’inadeguatezza della destra.
È una vittoria di Alessandra che si è dimostrata la persona giusta, ha fatto una campagna straordinaria e sarà una grande Presidente. Saprà ridare fiducia ai sardi e speranza a questa terra meravigliosa.
È una vittoria di squadra, perché Alessandra ha tenuto insieme una coalizione plurale che si è unita ogni giorno di più.
Ringrazio tutto il PD sardo, anzitutto le candidate e i candidati, perché siamo il primo partito sull’isola, e per questo ringraziamo chi ci ha votato e sentiamo una grande responsabilità.
Erano sicuri di vincere, son venuti qui a Cagliari in pompa magna, con premier e vicepremier, e la Sardegna ha risposto. Ha perso Truzzu, ha perso Giorgia Meloni che l’ha imposto con una forzatura, e ha perso pure Matteo Salvini.
Era dal 2015 che non si vinceva una regione in cui governa la destra. Fra due settimane possiamo vincere anche in Abruzzo con Luciano d’Amico.
Una cosa è certa: l’alternativa c’è. Come Segretaria, a un anno esatto dalle primarie, non potevo sperare in una ragione più bella per festeggiare! Dimostra che la direzione intrapresa è quella giusta e che essere testardamente unitari porta i suoi frutti. Lo saremo anche in vista di altre sfide ugualmente importanti, perché oggi abbiamo dimostrato che la destra si può battere! Forza Sardegna e forza Alessandra!

lunedì 19 febbraio 2024

La sicurezza dei lavoratori prima di tutto: basta sub appalti a cascata

Lo ha detto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Non è tollerabile perdere una lavoratrice o un lavoratore a causa della disapplicazione delle norme che ne dovrebbero garantire la sicurezza sul lavoro. I morti di queste settimane ci dicono che quello che stiamo facendo non è abbastanza“.
Se guardiamo i dati di infortuni e morti sul posto di lavoro nel nostro Paese, sono davvero tanti, troppi: solo nel 2023 sono stati oltre 1.041 e se diminuiscono gli infortuni in itinere, crescono le vittime in occasione di lavoro. Gli infortuni sono aumentati del +1,1% rispetto al 2022.
Per questo il cordoglio non basta più. C’è bisogno di prendere in mano la situazione e invertire la rotta.
Dall’Abruzzo, dove si trovava per sostenere il candidato presidente Luciano D’Amico, la segreteria del Pd Elly Schlein ha lanciato un appello al governo di Giorgia Meloni: “Chiediamo al governo di prendere misure che estendano le tutele del codice degli appalti al settore privato. Solo così potremo fare un passo avanti a garanzia dei lavoratori e mettere fine a una concorrenza al ribasso fatta sulla loro pelle”.
L’idea della segretaria dem è quella di estendere il divieto fra ribasso sul costo del lavoro e sui costi legati alla sicurezza sul lavoro: “Chiediamo si estenda anche al privato l’obbligo di utilizzo del contratto edile: attenzione, il contratto firmato dalle associazioni più rappresentative, non contratti pirata. Chiediamo che ci sia una parità normativa e retributiva tra appalto e sub appalto perché coloro che lavorano nei sub appalti non sono lavoratrici o lavoratori di serie B e non devono avere meno tutele”.
Una proposta concreta che aiuterebbe nel porre finalmente fine alla continua catena di tragedie che oramai quotidianamente si susseguono sul lavoro. Una proposta che, gli esponenti dem sperano che il governo voglia valutare seriamente: “Il governo convochi un tavolo con le parti sociali, faccia propria le proposta del Pd. Se così sarà in Parlamento lavoreremo tutti insieme per una rapida approvazione delle norme”, ha detto il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. Gli fa eco la capogruppo Pd alla Camera, Chiara Braga che ribadisce: ”Il Governo faccia sua la proposta del Pd. Cancelli la vergogna dei subappalti a cascata ed estenda ai lavori privati le tutele su contratti edili, divieto di ribasso e parità trattamento previste per i subappalti pubblici. La sicurezza dei lavoratori viene prima di tutto”.