Ecco l'Elly-pensiero, a 360 gradi di Federico Chiara
Elly Schlein ha fatto alla politica quello che i Måneskin hanno fatto alla musica italiana. L’ha svecchiata, demascolinizzata e proiettata in un agone internazionale. Da quando è stata scelta alla guida del Partito Democratico il 26 febbraio – prima donna a ricoprire questo ruolo – la 37enne ex-europarlamentare già vicepresidente della Regione Emilia-Romagna non ha concesso interviste ai magazine. Eppure (o forse proprio per questo) tutti la vogliono, tutti la inseguono, tutti desiderano capire dove porterà la sinistra.
Io sono riuscito a intercettarla brevemente alla manifestazione milanese per i diritti delle Famiglie Arcobaleno – una delle battaglie a cui tiene in modo particolare, come ha detto alla folla e ai cronisti. Da quel momento, in un continuo rollercoaster di eventi politici e no, Elly è volata a Bruxelles per discutere con i dirigenti socialisti europei, ha annunciato la nuova segreteria del Partito Democratico formata in parti uguali da uomini e donne (tra cui Marwa Mahmoud, di origine